Elettrodotti e inquinamento elettromagnetico
Gli elettrodotti aerei in media e alta tensione producono campi elettrici e magnetici in bassa frequenza nelle aree prossime ai loro attraversamenti.
La presenza di campo elettrico è causato dall'esistenza di tensione elettrica sulla linea, il campo magnetico dall'esistenza di corrente elettrica, che in generale dipende dalle condizioni di carico della linea e che possono risultare variabili nell'arco del tempo (con cicli giornalieri, settimanali, stagionali ed esigenze di servizio).
La presenza di un elettrodotto, a norma di legge italiana, pone dei vincoli sul territorio per quanto riguarda la permanenza delle persone oltre le quattro ore giornaliere e l'edificazione di residenze per civile abitazione. Ogni elettrodotto è caratterizzato da un Distanza di Prima Approssimazione (DPA) e da una fascia di rispetto, entrambe relative alle sue emissioni di campo magnetico.
Gli elettrodotti interrati presentano una DPA / fascia di rispetto molto più circostritta, ma in generale non nulla.
L'analisi può essere condotta sia per via strumentale, con criteri di analisi assoluti o differenziali, sia per mezzo di simulazione, modellando le emissioni delle linee in condizioni di carico nominale.